Promosso dall’AFVS in collaborazione con il Comune l’iniziativa mira anche rieducare coloro che sono coinvolti in reati legati alla guida in stato di ebrezza alcolica o sotto l’effetto di stupefacenti
Si presenta a Palazzo Bacaredda un nuovo progetto per la sicurezza stradale a Cagliari: “Ruote ferme, pedoni salvi”
Oggi è stato lanciato ufficialmente a Cagliari un progetto innovativo chiamato “Ruote ferme, pedoni Salvi”. Questo programma è frutto della collaborazione tra l’Associazione Familiari e Vittime della Strada onlus (AFVS) e il Comune di Cagliari, con un protocollo d’intesa siglato all’inizio dell’anno.
L’obiettivo principale di questo progetto è migliorare la sicurezza stradale e proteggere i pedoni, considerati gli utenti più vulnerabili della strada. Inoltre, mira a rieducare coloro che sono coinvolti in reati legati alla guida in stato di ebrezza alcolica o sotto l’effetto di stupefacenti, attraverso l’adozione di misure alternative.
“Il tema della sicurezza stradale è un obiettivo di mandato che l’Amministrazione ha voluto affrontare da subito, con una serie di interventi finalizzati a mettere in sicurezza le strade cittadine come, tra i tanti, incrementando le “zone 30” o collocando attraversamenti pedonali rialzati”, ha rimarcato il sindaco Paolo Truzzu incontrando i giornalisti a Palazzo Bacaredda.
“La Giunta – ha aggiunto il primo cittadino – ha approvato le Linee di indirizzo per la redazione del Piano operativo di sicurezza stradale comunale basato sulla strategia “Obiettivo zero vittime”, contestualmente sono tante le attività portate avanti, a cominciare presso gli istituti scolastici”.
Dati Istat alla mano, Alessio Mereu, assessore alle Politiche per la mobilità, ha invece ricordato che “nel 2022 gli incidenti stradali sono stati 151.000, il 28% in più rispetto al 2021. Anche questo ha convinto Governo a predisporre una nuova normativa a scopo preventivo”. Intanto l’Amministrazione comunale di Cagliari sta portando avanti una serie di interventi per migliorare la sicurezza di pedoni e automobilisti, come l’allargamento dei marciapiedi in prossimità degli incroci e nuovi attraversamenti pedonali rialzati in diverse zone della città, sopratutto quelle con maggior traffico.
Una parte centrale del progetto coinvolge dunque gli imputati, gli indagati e i condannati che sono stati affidati all’AFVS e che sono sotto la supervisione dell’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna (UIEPE) di Cagliari. Queste persone, anziché scontare la loro pena in modo tradizionale, diventano “assistenti pedonali”.
Gli assistenti pedonali vengono formati appositamente dagli agenti di Polizia Locale di Cagliari e opereranno presso attraversamenti pedonali considerati a rischio, dove contribuiranno a garantire la sicurezza dei pedoni. Saranno riconoscibili grazie a pettorine ad alta visibilità, palettine e luci lampeggianti.
Il primo corso di formazione per questi assistenti si è tenuto questa mattina al Comando della Polizia Locale di via Crespellani 5A, con la partecipazione di 9 corsisti. Questi assistenti saranno posizionati sugli attraversamenti pedonali individuati in collaborazione tra la Polizia e l’AFVS, a partire da dopodomani, giovedì 7 settembre 2023.
Gli attraversamenti pedonali selezionati in via preliminare includono diverse zone chiave della città, come i dintorni del Tribunale Ordinario e della Procura di Cagliari, l’ingresso a istituti scolastici e altre zone ad alto traffico pedonale. In particolare: piazza Repubblica, via Tuveri e via Pessina, viale Colombo, via Grazia Deledda, via Tuveri, via Liguria, viale Ciusa, via Amat, viale Trento; via Cornalias, via Koch e via Cadello.
L’obiettivo primario è garantire maggiore sicurezza ai pedoni, riducendo il rischio di incidenti stradali e promuovendo attraversamenti più sicuri.
Per coloro che hanno commesso reati legati alla guida in stato di ebrezza alcolica o sotto l’effetto di stupefacenti, questa iniziativa offre una possibilità di riflessione e rieducazione. Gli assistenti pedonali possono comprendere meglio la gravità dei propri atti e contribuire a promuovere una cultura di legalità e sicurezza stradale.
“Con Cagliari si aggiunge all’elenco delle città che hanno aderito al progetto “Ruote ferme, pedoni salvi”, un’altra importante realtà territoriale”, ha spiegato Silvia Frisina. “Abbiamo voluto la sottoscrizione di questo p rotocollo molto fortemente – ha aggiunto il delegato di presidenza della AFVS – soprattutto in seguito alla vicenda che sconvolse la città nel febbraio 2022 quando un motociclista travolse Daniele Ulver, di appena 14 mesi che stava attraversando sulle strisce pedonali con la mamma in via Cadello. Da oggi ci sarà un presidio in più a protezione degli utenti deboli della strada, utile anche alla rieducazione di coloro che hanno infranto il patto con la giustizia. Il progetto vuole essere dedicato anche alla memoria di Vincenzo Ceravolo, che è stato travolto e ucciso sulle strisce pedonali a Quartu Sant’Elena il 13 marzo 2021. Un ringraziamento particolare voglio rivolgerlo alla dottoressa Antonella Di Spena, direttrice dell’Ufficio interdistrettuale di Esecuzione penale esterna di Cagliari, che ha fortemente voluto la realizzazione del progetto”.
A condividere l’anima di “Ruote ferme, pedoni salvi” anche Nicoletta Atzeni, responsabile Area II – Misure e sanzioni di comunità dell’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione penale esterna di Cagliari, che ha parlato di “utilità sociale dell’iniziativa”. Così come la referente regionale per i lavori di pubblica, anche lei presente all’incontro con gli organi di stampa di questa mattina di martedì 5 settembre 2023 nella Sala del retablo al secondo piano del Palazzo Civico di via Roma 145.
È importante sottolineare che il progetto sarà finanziato dall’Associazione Familiari e Vittime della Strada, grazie alle donazioni e ai versamenti effettuati come condotte riparatorie nell’ambito della messa alla prova e della giustizia riparativa. Ciò significa che non comporterà costi aggiuntivi per l’Amministrazione comunale.
“Ruote ferme, pedoni salvi” è stato accolto con entusiasmo a Cagliari e rappresenta un ulteriore passo verso una maggiore sicurezza stradale e una comunità più consapevole delle responsabilità di ciascun utente della strada.