Il patrimonio immateriale alimentare: il pane artigianale del Campidano

Geoportale della Cultura Alimentare

per la Sardegna

Il patrimonio immateriale alimentare: il pane artigianale del Campidano
14 luglio 2022, presso il cortile esterno della Casa del Pane di Villaurbana

Villaurbana (Or) 14/07/2022 – Il pane artigianale è simbolo di un antico e piccolo centro agricolo del Campidano
di Oristano, nella Sardegna centro-occidentale: Villaurbana, in sardo Biddobràna. Il paese di 1700 abitanti, che
sorge nella valle tra i monti Arci e Grighine, dove si produce vino, olio e soprattutto grano, fa parte dal 2002 delle
“citta del pane”, il circuito nazionale per la valorizzazione del pane casalingo.
La Casa Museo del Pane di Villaurbana è il luogo designato per ospitare la nuova tappa del percorso tracciato
dal Geoportale della Cultura Alimentare, che porta per la prima volta in Sardegna il progetto partito dalla
Basilicata, promosso dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e finanziato dal PON Cultura e Sviluppo
(Programma Operativo Nazionale).
La conferenza, programmata nella serata del 14 luglio (inizio ore 19.30), oltre a illustrare gli ulteriori sviluppi del
percorso multidisciplinare del GeCA, sarà anche l’occasione per raccontare e condividere il patrimonio immateriale
legato alla cultura alimentare della Sardegna, con un focus particolare sui saperi e le tecniche della lavorazione dei
tradizionali pani sardi.
E proprio a Villaurbana, sono famosi i pani quotidiani, di pasta dura (prezzida e tureddu) e soffici (moddixina e lada),
ma anche le forme decorate e cerimoniali.
Il nuovo incontro nasce dalla volontà di tutelare e valorizzare il patrimonio immateriale come memoria collettiva
che identifica un territorio e come strumento per creare condivisione, fare comunità. I relatori che prenderanno parte
alla conferenza apporteranno contributi in materia di cultura alimentare legata alla regione Sardegna con il
racconto di storie, esperienze, e tecniche produttive legate all’heritage agro-alimentare locale, fornendo così lo
spunto per (ri)pensare e pianificare strategie di valorizzazione territoriale.

Aprono la conferenza, i saluti istituzionali di Paolo Pireddu, Sindaco di Villaurbana e Vincenzo Santoro,
Responsabile Dipartimento Cultura e Turismo Anci, che modera l’intero incontro.
Focus della conferenza, l’intervento di Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio
Immateriale, il cui compito è quello di sensibilizzare l’attenzione pubblica sull’importanza della tutela e
valorizzazione del Patrimonio Immateriale in qualità di genius loci identificativo di ogni territorio; Angelo Boscarino,
CEO BIA, pone l’attenzione sull’obiettivo di estendere il progetto pilota della Regione Basilicata su altri territori
nazionali che più necessitano di una maggiore visibilità per creare reti dallo spirito comunitario e avviare progetti
di valorizzazione: una vera e propria “Call for partnership”, mirata al coinvolgimento dei territori e dei suoi
stakeholders più rappresentativi in fatto di heritage enogastronomico locale, per rappresentare i valori dell’Italia,
aprendosi anche a scenari globali.
Vincenzo Santoro, Responsabile Dipartimento Cultura e Turismo Anci, con l’intervento “I Comuni e la valorizzazione
del patrimonio immateriale” darà inizio alla seconda parte della conferenza.
Giovanni Antonio Farris, Presidente dell’Accademia Sarda del Lievito Madre e già Professore Ordinario di
Microbiologia dei Prodotti Alimentari presso l’Università di Sassari, introduce la platea alla tradizione della
panificazione sarda, la regione del mondo a possedere il più alto numero di tipi di pane tradizionali, sia da tavola
che cerimoniali.

La rinnovata attenzione dei consumatori a produzione e consumi sani e naturali, sta portando a una riscoperta delle
cosiddette filiere corte, dove coltivazione e trasformazione sono legate allo specifico territorio. Solo garantendo
questo forte legame con il territorio il pane continuerà a svolgere non solo la sua funzione alimentare, ma anche quel
ruolo sociale che lo ha caratterizzato fin dai tempi antichi.
Chiude la conferenza Alessandra Guigoni, Antropologa culturale, AIC (Accademia Italiana della Cucina) con
l’intervento “Pane di Sardegna e pane di Villaurbana: alimento, elemento simbolico, patrimonio culturale, attrattore
turistico-esperienziale”. L’antropologa spiega come la cultura del pane di Villaurbana, con più di 60 tipologie,
abbia eletto il paese come una delle capitali europee del pane. Infatti, nel 2022 è stata presentata istanza per
far diventare il pane di Villaurbana Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) al Ministero delle Politiche Agricole
Alimentari e Forestali. Un’azione molto importante per la salvaguardia e la valorizzazione di questo patrimonio,
che può facilmente essere connesso anche al turismo gastronomico e culturale.
Al termine della conferenza, saranno proiettati tre video di micronarrazione del Geoportale e si potrà assistere ad
una dimostrazione sulla panificazione tradizionale cui seguirà una degustazione di ricette tipiche a base di pane
a cura dell’Associazione Turistica Pro Loco di Villaurbana.

GEOPORTALE DELLA CULTURA ALIMENTARE
Il Geoportale della Cultura Alimentare (www.culturalimentare.beniculturali.it), nato con Expo2015 come progetto pilota del Ministero
della Cultura, scaturisce dalla volontà di condividere in un’unica identità digitale gli archivi documentali presenti sul territorio nazionale
connessi al cibo, con lo scopo di contribuire allo sviluppo dei territori su base turistico-culturale. Lo sviluppo del progetto è affidato
all’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale che opera condividendo i valori della Convenzione UNESCO 2003 sui beni immateriali
come patrimonio dell’umanità. Oggi i Beni Culturali Immateriali, e in particolare quelli Demoetnoantropologici, sono considerati un
patrimonio fondamentale non solo per la conoscenza e la storia dell’uomo, ma anche un contributo alla crescita economica, in quanto
vitale giacimento per lo sviluppo dei Territori: nel cibo si rispecchiano le identità dei popoli, i loro prodotti, saperi e tradizioni. Il futuro
del Geoportale verte sull’implementazione di tale materiale unito alla continua ricerca d’archivi documentaristici.