Dopo cinque anni di cali dovuti alla crisi, il cenone di San Silvestro in ristorante torna nelle abitudini dei sardi. Da un indagine dell’ufficio studi di Confcommercio Sardegna, che ha riguardato 298 ristoranti dell’Isola, c’è un deciso ottimismo fra i gestori, che per l’ottanta per cento sono fiduciosi di riempire il locale per il tradizionale cenone. “Al cenone di fine anno non si rinuncia – spiega il presidente regionale Alberto Bertolotti – un’occasione per stare in compagnia di amici e parenti, gustando piatti della nostra tradizione gastronomica, sempre apprezzata anche dalle giovani generazioni”.
Tra gli intervistati il 43,4% ritiene alta la probabilità di poter registrare il “tutto esaurito”, mentre solo il 18,9% è poco fiducioso di poter vedere il proprio locale al completo, ma qui entra in gioco quel po’ di scaramanzia che non è vero pessimismo. La lieta previsione dipende anche dalle prenotazioni pervenute in buon anticipo e dovute alle strategie di offerta pubblicizzate dai ristoratori.
La tendenza è stata quella di contenere i prezzi, offrendo spesso menù non troppo elaborati ma comunque ricchi e diversificati. Menu’ che sono stati esposti perlopiù nei social, mezzo di comunicazione scelto dal 72% degli intervistati, ma anche con i mezzi tradizionali di informazione. C’è comunque un 44 per cento degli operatori che, al momento dell’intervista, confidava nel contatto last minute. La promessa per il cliente è quella della creatività professionale dello chef, con offerte altamente diversificate da luogo a luogo e per le diverse tipologie. C’è però sempre la presenza di prodotti tipici sardi nelle portate, sia nelle carni e nel pesce, che nell’ormai eccellente produzione vinicola isolana degli spumanti. Un importante segno di ottimismo è nella convinzione di quasi la metà dei ristoratori che la tendenza sia quella di un aumento progressivo della domanda, con un 2017 finalmente soddisfacente, anche se non tutti manifestano la stessa fiducia.