Sedici scritti, sedici testi fatti di riflessioni, di rielaborazioni personali di concetti impegnativi, complessi e forti. La giuria ha faticato a scegliere i vincitori e le vincitrici del concorso “Le parole giuste per raccontare la violenza di genere: tra diritto di cronaca e tutela della vittima”, rivolto alla terza L al liceo classico musicale coreutico Azuni. Alla fine sono stati proclamati Gianluca Scanu primo classificato, Giada Moschella per il secondo posto e infine per il terzo gradino del podio un ex aequo per Andrea Budroni ed Eleonora Spanu. Per loro 4 borse di studio da spendere in libri, parte delle quali saranno usate per l’acquisto di testi sulla violenza di genere per la biblioteca scolastica. Oggi, nella sala convegni della Nuova Sardegna si è tenuta la cerimonia di premiazione, a cui hanno partecipato il sindaco Nicola Sanna, l’assessora alle Pari Opportunità Monica Spanedda, la commissione comunale Pari Opportunità presieduta da Elvira Useli, il dirigente scolastico del liceo Azuni Roberto Cesaraccio, il direttore della Nuova Sardegna Antonio Di Rosa, tutta la classe terza L, i docenti, i genitori e la giuria, presieduta dalla giornalista Daniela Scano.
Il concorso rappresenta la conclusione di un percorso iniziato durante l’anno scolastico, affidato per l’ideazione e progettazione dall’assessorato alle Politiche sociali e Pari Opportunità alla Commissione Pari Opportunità, con il quale si voleva stimolare le nuove generazioni a riflessioni personali e di gruppo sulle modalità con le quali gli organi di stampa affrontano le notizie relative alla violenza di genere e al femminicidio. A fine maggio un incontro partecipato al liceo Azuni aveva visto il confronto tra esperti della materia e studenti. I ragazzi e le ragazze sono stati poi invitati a tradurre in elaborati individuali queste riflessioni. Dal linguaggio di genere, alla necessità di nuove politiche per creare una reale parità, nella società come nel mondo del lavoro, per finire con il ruolo dell’informazione come valore sociale, capace di veicolare messaggi che orientino le opinioni dei cittadini e delle cittadine e di affrontare e scardinare i pregiudizi e gli stereotipi alla base della violenza di genere. Sono stati soltanto alcuni dei temi trattati dagli studenti e studentesse. La giuria ha scelto i quattro elaborati migliori, sottolineando l’elevata qualità di tutti gli scritti, sia nella forma sia soprattutto nei contenuti.
Il percorso educativo è inserito nel più vasto programma “Generiamo Parità”, sostenuto dall’assessorato alle Politiche sociali e Pari Opportunità in collaborazione con la commissione Pari Opportunità del Comune di Sassari, l’Ufficio scolastico territoriale per la Provincia di Sassari e il centro antiviolenza Aurora, gestito dalla cooperativa Andalas de Amistade.