Cagliari, 16 dicembre 2021 – È partita anche in Sardegna la campagna di vaccinazione anti-Covid rivolta ai più piccoli nati dal 2010 al 2016. Le prenotazioni per la prima dose pediatrica, aperte dalle 12, sono state oltre 2.600 nelle prime 6 ore. Subito avviate anche le somministrazioni in diversi centri del territorio: a Cagliari, nel corso dell’Open Day, dalle 14 alle 19, sono stati vaccinati circa 300 bambini tra i 5 e gli 11 anni, nell’hub dedicato del Centro congressi della Fiera della Sardegna, allestito con un percorso riservato ai più piccoli, 3 postazioni d’accettazione, 4 postazione d’anamnesi, 4 di somministrazione e una sala d’attesa per l’osservazione post-vaccino. Presenti anche gli animatori, per favorire un clima di gioco e mettere a proprio agio i bambini che al termine della somministrazione hanno ricevuto un attestato speciale.
“Una giornata importante per tutta l’Isola, che segna così un nuovo passo in avanti nella battaglia contro il virus. Una prova di coraggio da parte dei bambini, che oggi hanno ricevuto la prima dose, e grande senso di responsabilità da parte dei genitori. Piccoli per niente intimoriti dal vaccino, anche grazie al lavoro e alla professionalità dei nostri operatori. Il vaccino resta la nostra arma più potente contro un nemico che continua a essere una minaccia”, dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas.
“Un avvio positivo per la campagna rivolta ai bambini, che parte nei tempi stabiliti”, commenta l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu. “Il quadro generale ci dice che dobbiamo continuare a prestare la massima attenzione alla diffusione del virus, nelle sue varianti. In Sardegna aumenta la platea dei vaccinati. I contagi nelle scuole e gli effetti del long-Covid sottolineano in generale l’importanza della vaccinazione anche in età pediatrica”.
La campagna di vaccinazione anti-Covid in Sardegna continua a registrare un trend in crescita. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 79% (contro una media nazionale del 77,6%). Spingono le terze dosi, che hanno superato le 300 mila somministrazioni, ma si registra un aumento anche sulle prime dosi e quindi del numero complessivo dei vaccinati.
Il quadro epidemiologico dell’Isola, come riportato dal monitoraggio della Fondazione Gimbe per la settimana dall’8 a 14, mostra un aumento del numero dei casi del 17,7%, in linea con la media nazionale (17,8%) ma con una variazione meno sensibile rispetto alla metà delle regioni italiane dove si registrano incrementi compresi tra il 20,5% (Calabria) e il 94,8% (Basilicata). In Sardegna il numero delle persone attualmente positive per 100mila abitanti è di 210, terzo dato migliore in Italia (dopo Molise e Puglia) e nettamente inferiore rispetto alla media nazionale (che si assesta a 499). Sardegna, Puglia e Molise, sono le uniche regioni italiane a mantenere il colore arancione nella mappa dell’Ecdc, l’agenzia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie, che mostra un’Italia in rosso e rosso scuro per l’incidenza del numero dei casi, colorazione che prevale anche nel resto del continente.
Restano sotto soglia gli indici d’occupazione dei posti letto Covid in area medica, al 7% (12% il dato nazionale), e in terapia intensiva al 3% (contro 10% nazionale, dato Agenas al 16 dicembre). (vm)