È il Trenino Verde il grande protagonista del progetto “Sarcidano-Barbagia di Seulo, terre d’acqua e pietra”, firmato a Isili dall’assessore della Programmazione. L’Isola meno conosciuta dai turisti promette di svelarsi in tutto il suo splendore a chi sale a bordo di quel vagone delle meraviglie che punta dritto all’Unesco e ripercorre, fra le tante, anche la rotta raccontata nel 1921 da David Lawrence in “Mare e Sardegna”, la Cagliari-Isili-Sorgono. “Terre d’acqua e pietra” è il 19esimo progetto chiuso dal 2016 a oggi nell’ambito della programmazione territoriale della Regione: finanziato con 11 milioni di euro, che si sommano ai 19 già stanziati sul territorio, coinvolge 16 Comuni e 22mila abitanti. L’obiettivo del progetto, illustrato alla presenza di amministratori locali, consiglieri regionali e parlamentari, sindacati e imprenditori, è quello di creare un’offerta territoriale unitaria, incentrata sulla valorizzazione e migliore accessibilità dei beni culturali e ambientali, grazie ai percorsi del Trenino Verde, e sul potenziamento dei servizi per il miglioramento della qualità della vita delle comunità.
Il progetto si articola in tre direttrici tematiche: valorizzazione turistica degli attrattori ambientali e culturali, in stretta connessione con il Trenino Verde; miglioramento della qualità della vita grazie al potenziamento dei servizi; innovazione e potenziamento del sistema produttivo. Sei le azioni principali, articolate in 54 interventi. “Valorizzazione dell’offerta archeologica, storico-culturale e religiosa”: l’obiettivo è una destinazione unitaria capace però di soddisfare le esigenze di diverse fasce di turisti. “Valorizzazione dell’offerta ambientale”: nuovi percorsi di visita (trekking, biking) e miglioramento di quelli già esistenti fra boschi, fiumi e laghi, messi in connessione e resi più attrattivi, sicuri e accessibili. “Valorizzazione turistica dell’attrattore strategico Trenino Verde in rete con gli attrattori territoriali” : nuove attrazioni, valorizzazione delle infrastrutture esistenti, creazione di percorsi di connessione con le altre emergenze a valenza turistica, utilizzo alternativo e complementare delle rotaie con nuovi mezzi di trasporto. “Miglioramento della qualità della vita” : più benessere sociale e economico della comunità, servizi qualificati, diversificati e più efficienti alla popolazione, in particolare giovani e anziani, per i quali si prevedono impianti sportivi e proposte socio-assistenziali, culturali e ricreative. “Miglioramento dei servizi essenziali alla popolazione” , prima di tutto strade e scuole, per migliorare il benessere economico e sociale. “Governance Territoriale”, gestione rapida del progetto e coordinamento tra pubblico e imprese dei diversi settori.
Con quello firmato a Isili sono 19 i progetti chiusi (con circa 330 milioni già stanziati per 28 Unioni, 233 Comuni), un altro da firmare entro febbraio, e poi ancora 6 avviati. Totale: 26 progetti, 37 Unioni coinvolte, 295 Comuni, ovvero il 100% di quelli ammissibili, in una programmazione territoriale fortemente innovativa, che vede le comunità locali protagoniste assolute nell’elaborazione dei progetti e che per la prima volta coinvolge (obbligatoriamente) le imprese. Circa 120 milioni sono inoltre stati destinati ad altri interventi i territoriali: i tre ITI per Cagliari, Sassari e Olbia, le Snai Alta Marmilla e Gennargentu Mandrolisai, il Sulcis e il Piano per il Nuorese che coinvolgono altri Comuni e abitanti dell’Isola. Una volta firmati e approvati dalla Giunta, i progetti vanno realizzati in 36 mesi.