Attivare subito un tavolo fra Regione e sindacati per l’applicazione e lo sviluppo del Patto per la Sardegna, sottoscritto con il presidente del Consiglio Renzi il 29 Luglio.
È quanto chiede la segreteria regionale della Cisl Sardegna. Il segretario generale del sindacato, Ignazio Ganga in un comunicato spiega le ragioni dell’esigenza: il patto da 2, 9 miliardi, osserva Ganga, andava condiviso con più soggetti prema della firma, ma ora che è stato siglato vorremmo poterlo accompagnare nel suo sviluppo perché esso contiene aspetti fondamentali, come i finanziamenti per il gap infrastrutturale che rappresenta il vero grande problema per le imprese sarde che stentano a ripartire.
In questi due anni e mezzo, dice ancora Ganga, la giunta non è stata particolarmente incline al confronto con le parti sociali, ora chiediamo che da qui alla fine della legislatura si faccia accompagnare dalle forze del lavoro e dell’impresa per riattivare la crescita e lo sviluppo. L’importanza del Patto, che è stato paragonato ad un piano di rinascita per l’isola, è troppo importante per gli ingenti finanziamenti nelle priorità individuate, sulle quali la Cisl non ha da contestare, infrastrutture, trasporti interni e continuità territoriale, metanizzazione, ma è un passaggio troppo importante perché la giunta pensi di non condividerlo. Bisognerà ora vedere se il Presidente Pigliaru accetterà il confronto proposto dalla Cisl.