Un documento comune, un testo condiviso che Sardegna, Corsica e Baleari hanno scritto insieme e che invieranno ognuno al proprio Governo. Al centro, la richiesta di affiancare le tre regioni insulari nel confronto con l’Europa, perché l’articolo 174 del Trattato di funzionamento europeo che norma l’insularità non resti sulla carta ma venga finalmente attivato. Ciò significherebbe dare anche alle isole non classificate oggi come “ultraperiferiche” la possibilità di mitigare gli svantaggi strutturali determinati dalla discontinuità territoriale e avere pari opportunità di sviluppo e accesso al mercato unico rispetto alle altre regioni d’Europa.
I presidenti della Sardegna, della Corsica e delle Isole Baleari consegneranno la lettera questo pomeriggio al Commissario europeo per la politica regionale Corina Cretu, a Bruxelles, per poi indirizzarla ognuno al Capo del proprio Governo.
Le tre regioni insulari hanno stretto un accordo di collaborazione nel 2016 nell’ambito della loro partecipazione ai lavori del Comitato europeo delle regioni, e da allora portano avanti un lavoro comune che parte dalla constatazione di come le regioni insulari non comprese in quelle ultraperiferiche condividano una situazione di svantaggio strutturale sinora non riconosciuta. Sostenute da studi specialistici, Sardegna, Corsica e Baleari hanno individuato i nodi cruciali, dalla mobilità al regime fiscale e chiedono che tale situazione debba invece trovare attenzione e spazio nella programmazione della politica di coesione post 2020, così come nella normativa europea.