Il simulacro della Vergine delle Grazie nelle strutture Aou

Il simulacro della Vergine delle Grazie nelle strutture Aou

Portato nei reparti del Santissima Annunziata e delle cliniche di viale San Pietro da infermieri e oss.

Sassari 13 maggio 2022 – Un momento di fede e devozione che ha visto uniti operatori sanitari, pazienti ricoverati e tanti utenti, presenti questa mattina in ospedale per una visita medica. La visita del simulacro della Vergine delle Grazie nelle strutture ospedaliere dell’Aou di Sassari – inserita all’interno del mese Mariano – è cominciata questa mattina alle 9,30 dai reparti dell’ospedale civile.

Il simulacro è stato accolto sul piazzale del Santissima Annunziata dai cappellani dell’Aou di Sassari, don Piero Bussu, don Virgilio Businco e padre Eugenio Pesenti.

A trasportarlo sino all’ingresso dell’ospedale civile sono stati i rappresentanti del gremio dei Massai, accompagnati da padre Massimo Chieruzzi frate guardiano del convento di San Pietro in Silki, dove è custodita la statuetta.

Il simulacro è stato quindi preso in consegna dai cappellani che lo hanno accompagnato per la visita all’interno dell’ospedale. A ogni reparto la statua della Vergine è stata presa “in consegna” da due infermieri o da due operatori sociosanitari che l’hanno portata dai pazienti, all’interno delle stanze di degenza.

Tanti i reparti che hanno predisposto un piccolo altarino per ospitare il simulacro e all’esterno, così come all’interno, operatori e pazienti si sono ritrovati a recitare una preghiera. E così, il simulacro ha prima fatto visita in Geriatria per poi andare in Ortopedia, Riabilitazione funzionale, Dermatologia e Centro ustioni, Rianimazione, Cardioanestesia, Patologia medica e Oncologia, Blocco operatorio, Dialisi, blocco operatorio Neurochirurgia, Nefrologia, Medicina donne, Stroke unit, Chirurgia, Medicina uomini, Cardiologia, Cardiochirurgia, Medicina urgenza, Gastroenterologia, Pronto soccorso, Spdc e Day hospital oncologico.

Nel pomeriggio, invece, il simulacro ha prima fatto tappa al Materno infantile quindi al palazzo Clemente, nei reparti delle due stecche bianche per poi terminare nella palazzina di Malattie infettive.