Si rinnova anche quest’anno la “Festa del Voto”, una delle processioni più sentite da Sassari. Come da tradizione, iniziata nel 1993, sabato 26 maggio si svolgerà la traslazione del simulacro della Madonnina delle Grazie dal santuario di San Pietro in Silki alla cattedrale di San Nicola, a cura del Corpo di Polizia Municipale. All’interno del santuario, a partire dalla santa messa delle 17, i vigili urbani in alta uniforme renderanno omaggio alla loro santa compatrona. Al termine della funzione il corteo d’onore dei veicoli di servizio scorterà il simulacro della Madonnina lungo piazzale San Pietro, via delle Croci, viale San Pietro, via Amendola, viale Italia, emiciclo Garibaldi, via Brigata Sassari, via Cagliari, piazza Castello, largo Cavallotti, corso Vittorio Emanuele, via Pais, piazza Mazzotti, via Margherita di Castelvì, via e piazza Duomo.
Il percorso sarà interdetto alla circolazione per il tempo strettamente necessario al passaggio del corteo.
Il 27 maggio ci sarà la processione solenne con il simulacro della Beata Vergine che dal duomo di San Nicola si snoderà per le vie della città, sino al piazzale di San Pietro in Silki.
Per consentire la manifestazione che ogni anno richiama migliaia di persone, sono previste modifiche alla viabilità. Dalle 8 di sabato 26 alle 14 di lunedì 28 maggio è istituito il divieto di fermata nel piazzale del santuario di San Pietro; dalle 8 alle 24 del 27 maggio sarà vietata la fermata in piazza Duomo, via al Duomo, via Margherita di Castelvì, piazza Mazzotti, via Pais, corso Vittorio Emanuele, largo Cavallotti, piazza Castello, via Brigata Sassari, viale Italia, via De Nicola, via Delle Croci, piazzale San Pietro. Dalle 17 di domenica fino al passaggio della processione è inoltre prevista la chiusura temporanea al traffico lungo il percorso del corteo.
La “Festa del Voto” ricorda il voto che, durante la Seconda guerra mondiale, fece l’arcivescovo di Sassari alla Madonna delle Grazie di San Pietro in Silki: ogni anno si sarebbe svolta una processione, dal duomo alla chiesa di San Pietro. Gli aerei militari che avevano ricevuto l’ordine di bombardare Sassari non riuscirono a farlo e la città fu risparmiata.