Blues Sunset, Vibes and Waves e altri racconti (in musica)

Il Baretto di Porto Ferro e la cooperativa sociale Piccoli Passi presentano

Blues Sunset, Vibes and Waves e altri racconti (in musica)

Domenica 24 a partire dalle ore 17 appuntamento con il concerto di presentazione:

on stage Wearesynthetic e King Howl

Nel corso della serata sarà illustrato il programma delle attività // Guest star Francesco Piu

La Pasquetta è stata la prova generale, riprova del fatto che c’è voglia d’aria aperta, c’è voglia di condivisione, c’è voglia di musica e di concerti.

Ma a Porto Ferro, sui palchi dell’omonimo Baretto, la musica non solo non si ferma ma continua a risuonare fra le braccia di roccia che naturalmente avvolgono la baia e un tramonto (unico) accarezzato dal mare che bagna la spiaggia.

Domenica 24 aprile 2022, a partire dalle ore 17, è in programma un concerto di presentazione della programmazione eventi messa in piedi dallo staff del Baretto di Porto Ferro e dalla cooperativa “Piccoli Passi”: sinergie che si uniscono, unità di intenti, creatività e ricerca sono basi sui cui fra inverno e primavera ha preso vita il programma che animerà settimane e weekend sulla baia. Sul palcoscenico saranno di scena i sassaresi electro pop/rock Wearesyntethic (ad aprire virtualmente l’edizione 2022 del Vibes and Waves) e i cagliaritani King Howl, intensa espressione dell’heavy blues ed anteprima assoluta del Blues Sunset festival.

Riconfermati, dopo i successi delle ultime edizioni pur vessate dalla pandemia, gli appuntamenti con i Blues Sunset festival e con Vibes and Waves, manifestazioni il cui calendario sarà illustrato nel corso della serata evento in programma domenica. E riconfermate anche tante altre attività, impreziosite e consolidate all’ombra di alcune novità che renderanno ancora più fruibile, appetibile e desiderabile la proposta offerta alla platea di Porto Ferro. Una platea folta, allegra, disposta a mettere in gioco etichette e gusti musicali, dinamica, cangiante e fluida.

Padrone di casa della serata sarà Danilo Cappai, una delle anime di Porto Ferro, operatore sociale e culturale che della promozione della cultura e del divertimento ha fatto il biglietto da visita del Baretto e delle attività che lo circondano. Sarà lui – insieme a Marco Alessandrini, Giuseppe Cappio e Francesco Melis del festival Vibes – a introdurre sul palco gli ospiti di giornata, e a raccontare cosa lo splendido anfiteatro selvaggio e naturale di Porto Ferro si prepara a office alla sua gente.

A dar man forte, a ribadire il messaggio, a rafforzare l’idea, uno degli amici più cari del Baretto: Francesco Piu, padrino del Blues Sunset festival, voce che conquista, mani che corrono veloci e sinuose la chitarra, carisma che sorprende. Insieme a lui, probabilmente, farà capolino sul palco una chitarra, ed all’in bocca lupo // viva il lupo del cantautore e bluesman originario di Osilo si assocerà quindi anche la sua arte, declinata in parole e note.

Wearesynthetic è trio electro pop/rock che nasce nel 2014 a Sassari. Nel 2015 – compilation “RadiOfficine” – esce il primo singolo “Forty”; nel 2018 tocca a “Too Much Information”, EP di 5 brani e la band cambia moniker diventando Wearesynthetic. Nella primavera 2020, in pieno lockdown esce il remix di un brano di Paolo Carta & The Bricklayer: “Mi State Tutti Sul Cazzo”. L’estate 2021 porta in dote il singolo “Cherries”, omaggio all’italo dance anni ottanta che coniuga Sabrina Salerno, french touch parigina e LCD Soundsystem: il brano è parte dell’EP “Ready for Porn”, disco che migra verso sonorità più ammiccanti puntando dritto al groove e coniugando attitudine clubbing a performance indie-rock.

I King Howl parlano la lingua del blues con accento sempre diverso. Suonano heavy Blues. Si formano a Cagliari nel novembre 2009 e “filtrano” i suoni della prima metà del Novecento (Son House, Howlin’ Wolf e Robert Johnson) dando loro nuove forme, incorporando gli stili dello stoner rock e della psichedelia. Hanno all’attivo un EP di tre brani uscito nel 2010 (“King Howl Quartet”) prodotto da Talk About Records e distribuito in tutta Europa e un secondo (“Truck Stop Ep”) poggiato su quattro tracce registrate e mixate da Gabriele Boi (The Rippers, Mojomatics). Nel luglio 2017, i King Howl hanno pubblicato il loro ultimo full length chiamato “Rougarou”. Copiosa attività live (dall’Olanda alla Repubblica Ceca passando per il Belgio e l’Ungheria) e partecipazioni a numerosi festival internazionali (Time in Jazz, Narcao Blues, Freiburg Fuzz Fest, Crumble Fight Festival) sono biglietto da visita che invita all’ascolto.

Giovanni Dessole – Giornalista professionista

Uffisio stampa – Baretto di Porto Ferro

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