Prospettive di sviluppo del bovino da carne in Sardegna. Di questo si è parlato in un convegno che si è svolto nei locali della Camera di Commercio di Sassari, organizzato dalle associazioni Alpa e Anacli. La Sardegna ha già una consolidata tradizione di allevamento di razze Limousine e Charolaise, fra le più produttive nella produzione di carne di qualità, ma secondo gli esperti ci sono margini di crescita per il settore.
Emanuele Villa, direttore dell’Anacli, che riunisce gli allevatori di razze Charolais e Limousine, ha detto che la Sardegna è una terra che si presta all’allevamento di queste razze bovine per la qualità dei pascoli aperti, per la possibilità di svezzamento dei vitelli, per le opportunità di produrre carne di buona qualità. Il gap dell’Isola riguarda invece le tecniche di ingrasso degli animali adulti, che vengono allevati nella Penisola o all’estero, con la conseguenza di una scarsa produzione di carne nel territorio.
Paola Parmigiani, dell’Ismea ha parlato del mercato del bovino da carne notevolmente ridotto negli ultimi anni e con aumento delle importazioni dall’estero. Il punto sull’allevamento in Sardegna è stato fatto da Pier Giacomo Rassu, del Dipartimento di Agraria, mentre Antonio Macccioni, di Laore, ha parlato delle politiche europee a sostegno del settore. Di qualità delle carni hanno trattato Vincenzo Carcangiu e Anna Nudda dei dipartimenti di Agraria e Medicina veterinaria.Dopo il dibattito le conclusioni sono state affidate al consigliere regionale Luigi Lotto, presidente della Commissione per le Attività Produttive.