Oggi al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo si tengono le audizioni delle dieci finaliste per la Capitale italiana della cultura del 2018. Fra le dieci finaliste Alghero è la prima a presentarsi davanti alla Commissione che il 31 Gennaio proclamerà la città vincitrice. In palio c’è un contributo di 1 milione di euro e l’esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto in gara dal vincolo del patto di stabilità. Alghero punta sulla sua storia particolare e sulle sue uniche bellezze paesaggistiche e naturali.
Sarà una nutrita delegazione a presentare agli esperti il dossier che candida Alghero a capitale della cultura. Oltre al Sindaco, i rappresentanti dell’Università, della Camera di Commercio, dell’Area Marina e parco di Porto Conte, della Diocesi Alghero-Bosa, delle associazioni nazionali delle città dell’Olio e del Vino, dei comuni di Oliena, Orgosolo, Sorso e Ittiri. Al vaglio della commissione un articolato programma di rigenerazione urbana e partecipazione che mira a rilanciare la destinazione rafforzando l’idea di comunità, cittadinanza e multiculturalità. Dalla riqualificazione dell’ex Cotonificio al Distretto della Creatività, passando per il Museo Archeologico della Città, la Biblioteca del Mediterraneo, il Teatro Civico, i rapporti con i Paesi Catalani e le relazioni più autentiche con quelli della Sardegna.
Si punta anche su tradizione, cultura, mare, ambiente, enogastronomia, nella cornice di un popolo che conserva l’antica lingua catalana dei fondatori. Nel “dossier” non mancano i grandi eventi sportivi, artistici e musicali che portano le celebri firme dello stilista Antonio Marras e del musicista Paolo Fresu, in grado di far vivere Alghero, ma soprattutto la Sardegna, oltre la stagione balneare. «Alghero rappresenta la candidatura di un’intera Isola», afferma con fiducia il sindaco Mario Bruno.