“Partire da Sassari per contagiare tutta la Sardegna”
Il bambino al centro dell’ambiente scolastico predisposto per renderlo libero di scegliere, agire secondo le sue inclinazioni, esplorare ed evolversi in un percorso personale; il contatto quotidiano con la natura, la condivisione del pasto con una partecipazione attiva e responsabile. Sono le basi su cui si fonda il metodo educativo montessoriano, divenute già realtà nella scuola di infanzia Fabrizio de Andrè, dell’istituto comprensivo “San Donato” di Sassari, la prima e unica realtà nella scuola pubblica sarda.
L’avvio della sperimentazione già da quest’anno di una classe dell’infanzia e la volontà di ottenere il riconoscimento anche per la primaria nel 2018 sono stati l’oggetto della conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Ducale a cui hanno partecipato l’assessora alle Politiche educative Alba Canu, la rappresentante dell’associazione Montessori in Circolo Sardegna Giuliana Zaccolo, la dirigente dell’istituto comprensivo “San Donato” Patrizia Mercuri, la maestra formatrice Elide Maria Taviani, del consiglio direttivo dell’Opera nazionale Montessori e Anna Soro, presidente Lions Club Sassari Host. «Il Comune è entusiasta di questa iniziativa, che ha suscitato in città molto interesse – commenta l’assessora alle Politiche educative Alba Canu -. Grazie alla determinazione delle mamme Montessori in Circolo, e alla grande disponibilità della dirigente di San Donato Patrizia Mercuri, abbiamo fatto un primo passo verso lo sviluppo della sperimentazione. Sappiamo che bambine e bambini stanno ottenendo ottimi risultati e siamo sicuri che l’esperienza sassarese contagerà tutta la Sardegna. La scuola dell’obbligo italiana è una scuola di alto livello, per la quale il metodo montessoriano può essere un valore aggiunto».
L’Amministrazione comunale ha risposto a una precisa richiesta partita da alcuni genitori riuniti in un’associazione: il metodo Montessori alla portata di tutti e non più soltanto di chi può iscrivere i propri figli ad una scuola privata. La direttrice dell’Istituto comprensivo San Donato ha messo a disposizione un’ala dello stabile. L’assessorato ai Lavori pubblici e quello alle Politiche agro-ambientali hanno fatto sì che l’ambiente scolastico assumesse le caratteristiche necessarie per attuare il metodo educativo. Nell’avvio delle pratiche burocratiche per rendere il progetto una realtà, l’associazione Montessori in Circolo ha potuto contare sull’assessorato alle Politiche educative e giovanili che, riconosciuta la bontà dell’iniziativa, si è attivato per rendere concreto questo progetto.
Il metodo educativo prende il nome da Maria Montessori, che l’ha ideato in Italia nel 1907, e nel mondo è applicato in più di 22mila scuole, di cui 5mila negli Stati Uniti e 1200 in Germania. Se si considerano anche le scuole “a indirizzo montessoriano” (cioè non riconosciute ufficialmente dall’Opera nazionale Montessori ma che dichiarano di applicare il metodo), il numero sale a 66.400, e sono diffuse dall’Arabia Saudita alla Cambogia. In Italia, le strutture che si ispirano agli insegnamenti di Maria Montessori sono ancora poco più di 150, quasi tutte dell’infanzia e primaria e concentrate soprattutto al Nord.
Oggi a Sassari, 12 tra bambine e bambini frequentano la sezione sperimentale, con tempo ridotto e mensa autogestita, come prevede il metodo montessoriano. L’Istituto di San Donato ha personale formato e qualificato, riconosciuto a livello nazionale. I materiali didattici specificamente ideati da Maria Montessori sono stati finanziati in parte dai genitori e in altra parte saranno donati dall’associazione Lions Club Sassari Host e Leo Sassari Castello.
Per l’anno scolastico 2018/2019 si vuole ottenere l’ufficialità da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in virtù della Convenzione stipulata tra lo stesso Miur e l’Opera nazionale Montessori, prevista dalla legge 46 del 16 febbraio 1987. L’associazione Montessori in Circolo promuoverà inoltre l’apertura della sezione primaria sensibilizzando la cittadinanza sul metodo Montessori: famiglie, educatori e futuri operatori del settore potranno comprendere meglio la ricchezza dell’eredità montessoriana. Su questo fronte si è già aperta una collaborazione con l’Università di Sassari.