L’acqua di rete che circola a Porto Torres ha una pessima fama e finché Abbanoa non rimetterà a posto le condotte nessuno si azzarderà a bere il liquido che scende dal rubinetto di casa. Ad un rimedio ha pensato l’amministrazione comunale, che impianterà un erogatore di acqua microfiltrata con l’intenzione di aggiungere a questo, in seguito, altre “case dell’acqua”.
Il primo impianto, il cui appalto è stato concesso alla Cillichemie di Francesco Fiori, troverà posto nel piazzale della Renaredda, luogo frequentato e facile da raggiungere in auto. Al prezzo massimo di 5 centesimi al litro, i portotorresi potranno prelevare acqua alla spina con recipienti portati da casa, scegliendo nelle versioni liscia e gassata, a temperatura ambiente o refrigerata.
“Il distributore self service – quello che mostriamo nelle immagini è uno dei tanti modelli in commercio – è stato pensato anche nella sua funzione ecologica, oltre che economica, in quanto il suo utilizzo ridurrà gli acquisti di acqua in bottiglia che producono abbondanti materiali da imballaggio destinati al ciclo dei rifiuti” come hanno spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Fancesco Tolu, e quello ai Lavori Pubblici, Marcello Zirulia.
Altre postazioni studiate per le case dell’acqua sono state individuate in via della Libertà, angolo via Pertini, in viale delle Vigne, di fronte alla piazza Cagliari 1970, e in via Annibale Francesconi, nei pressi dell’intersezione con via Sassari. In futuro nuovi erogatori potranno essere sistemati in questi siti.