A Tortolì grande successo per la terza edizione di Ripuliamo il mare: 40 ragazzi e ragazze provenienti da Sardegna e Africa insieme per una giornata di sensibilizzazione ecologica nella spiaggia de La Capannina ad Arbatax. Circa 20 chili i rifiuti raccolti tra la pineta, la spiaggia e le acque. Il grande nemico? La plastica che invade i mari di tutto il mondo. L’allarme dell’ONU
TORTOLÌ – Giunto alla terza edizione, il progetto Ripuliamo il Mare ha rinnovato anche quest’anno, in piena estate, la sua giornata ecologica nella spiaggia de La Capannina ad Arbatax. Sono stati circa 40 i ragazzi provenienti da tutta la Sardegna e anche dal Mali, grazie alla collaborazione con il centro di accoglienza di Bonorva, che hanno partecipato all’iniziativa promossa dall’Associazione Il Triangolo con il contributo della Fondazione di Sardegna, l’associazione Blue Sardinia e le Acli di Cagliari.
Tra i protagonisti anche gli studenti che hanno partecipato al Campus della Longevità promosso dalla Fondazione ITS Blue Zone. I giovani volontari si sono impegnati nella pulizia della pineta, della spiaggia e anche delle acque grazie ai gommoni messi a disposizione dall’associazione il Triangolo.
Nel corso della giornata, i ragazzi hanno raccolto oltre 20 chili di rifiuti: lattine, mozziconi di sigaretta, buste, bottiglie di vetro e di plastica, imballaggi di vario tipo. Risultati che confermano la necessità di sensibilizzare cittadini e turisti sul rispetto del territorio, salvaguardando l’ambiente attraverso un’azione che non può essere soltanto quella legata al semplice controllo e della repressione. Maggiore educazione, a partire dalle scuole, per insegnare a tutti ad amare i luoghi dove viviamo.
Il progetto si inserisce nel quadro delle iniziative che in tutto il mondo vengono portate avanti per salvare gli Oceani. “Ripuliamo il mare” è un contributo alla campagna mondiale di salvaguardia dell’ambiente marino e delle nostre acque. I mari del mondo, secondo l’allarme lanciato dall’Onu, sono in crisi a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Gli oceani generano il 50% dell’ossigeno, forniscono nutrienti essenziali a miliardi di persone e, infine, coprono il 70% del pianeta, mitigando l’impatto dei cambiamenti climatici. L’aumento dell’inquinamento in mare rovina gli oceani. A cominciare dalla plastica, in particolare quella monouso. Senza un’azione drastica, la plastica potrebbe superare tutti i pesci nell’oceano entro il 2050.
In quest’ottica nasce il progetto Ripuliamo il mare che intende educare i giovani al rispetto dell’ambiente, attraverso attività di pulizia delle spiagge, delle aree prospicienti le rive e, ovviamente, le acque. Ripuliamo il mare ha l’obiettivo di coinvolgere le scuole e le nuove generazioni, ragazzi fino ai 16 anni, in un’azione di salvaguardia e tutela del territorio.
La giornata di sensibilizzazione ecologica è stata anche l’occasione per promuovere i valori della solidarietà, dell’amicizia e dell’accoglienza. Al termine della pulizia, tutti i ragazzi hanno avuto l’occasione di conoscersi grazie a un pranzo condiviso che ha anche rappresentato l’abbraccio ideale tra la Sardegna e la sponda sud del Mediterraneo, con il grande continente africano che oggi rappresenta l’area del mondo con il più alto tasso di crescita e la popolazione più giovane a livello planetario.