Approvato, lo scorso giovedì, dalla Consulta per l’Immigrazione, presieduta dall’assessora del Lavoro Virginia Mura, il Piano Annuale per il 2019, l’atto di programmazione degli interventi in favore delle comunità di stranieri residenti in Sardegna.
L’organo consultivo, con 18 componenti, compresi i rappresentanti delle comunità straniere più numerose nell’Isola, si è pronunciato con parere favorevole alle misure in larga parte finanziate da risorse dedicate dell’Unione Europea e dal fondo FAMI del Ministero dell’Interno.
Sono 54 mila 224 gli stranieri residenti nell’Isola nel 2017, con un’incidenza femminile pari al 51,3%. Il 48,8% sono europei, il 28,9% africani, il 17,9% asiatici, dalle Americhe proviene il 4,2%, l’Oceania è rappresentata dallo 0,1%. Tra questi, vi sono gli stranieri appartenenti ad insediamenti più radicati nel tempo, come i cittadini marocchini, tunisini e senegalesi, ma anche i protagonisti delle migrazioni più recenti: cinesi, ucraini, rumeni, e cittadini di altri Paesi dell’Est Europa, comunitari ed extra UE.
L’obiettivo generale degli interventi e progetti del piano annuale consiste nel favorire il più possibile la collaborazione tra le famiglie sarde e quelle straniere, soprattutto attraverso i Comuni. Si tratta di azioni ideate “dal basso”, con il coinvolgimento delle comunità e istituzioni locali, a partire dalle scuole, e da altri presidi culturali e sociali dei territori.