“L’innovazione tecnologica è patrimonio di tutti, e noi abbiamo il compito di valorizzarlo, migliorarlo e garantire continuità ai grandi progetti a prescindere dalle fisiologiche alternanze politiche e amministrative. In tutta la Sardegna abbiamo competenze e un ambiente scientifico eccellente, dove attraverso il digitale si possono raggiungere risultati straordinari e superare il gap geografico dovuto all’insularità. Solo con l’alta tecnologia possiamo stare al centro del mondo pur essendo un’isola periferica”. L’ha detto il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, intervenendo alla Conferenza GARR 2018 organizzata all’Università di Cagliari. GARR è la rete nazionale a banda ultralarga dedicata alla comunità dell’istruzione e della ricerca. Il suo principale obiettivo è quello di fornire connettività ad alte prestazioni e di sviluppare servizi innovativi per le attività quotidiane di docenti, ricercatori e studenti e per la collaborazione a livello internazionale.
“In questi anni abbiamo puntato su importanti scommesse, investito molto, le abbiamo sostenute e continueremo a farlo. Abbiamo dato vita al Joint Innovation Center insieme a Huawei e al Crs4, unico in Europa per le Smart and Safe City. Abbiamo Luna Rossa che è sì una sfida sportiva ma anche una sfida ad alta tecnologia, siamo stati una delle prime regioni in Italia a istituire il Digital Innovation Hub per l’industria 4.0, supportiamo il progetto Aria, dove con l’Istituto nazionale di fisica nucleare e l’Università di Princeton utilizziamo le nostre miniere ormai abbandonate, ma dove ci sono ancora grandi competenze ingegneristiche”, ricorda Paci. “Con lo stesso principio, restituire nuova vita a importanti testimoni del passato come sono le nostre miniere attraverso l’alta tecnologia, stiamo candidando la miniera di Sos Enattos a Lula per ospitare il laboratorio avanzato sulle onde gravitazionali: vogliamo essere il centro europeo di riferimento mondiale, siamo in concorrenza con il consorzio Olanda Germania e Belgio, ma noi abbiamo condizioni migliori di tutti. Se riusciamo a spuntare la candidatura, riceveremo centinaia di milioni di euro europei”.
Fondamentale per portare avanti questi importanti progetti, secondo il vicepresidente e assessore della Programmazione, il capitale umano. Ovvero la giusta formazione universitaria per garantire le professionalità indispensabili a gestire, per esempio, i big data e gli open source. “Anche per questo la collaborazione fra istituzioni è fondamentale, infatti la Regione finanzia l’Università, perché le risorse dello Stato non sono sufficienti, e lo facciamo con convinzione, perché sappiamo che solo con il capitale umano ci può essere il salto di qualità. Abbiamo firmato qualche giorno fa un importante accordo con Accenture, abbiamo la nostra vetrina su Amazon, tante multinazionali guardano alla Sardegna come luogo ideale dove insediarsi, per la qualità della vita e le competenze tecnologiche e digitali. Dobbiamo continuare a lavorare in sinergia e nel lungo periodo – conclude Paci – dare continuità e mai interrompere questo importante percorso di crescita”.