Sassari: Nicola Sanna e la battaglia contro le slot machine
«Accogliamo con soddisfazione la sentenza del Tar Sardegna che ha bocciato i ricorsi contro i limiti orari per le sale giochi e le slot machine previsti dall’ordinanza sindacale – commenta il primo cittadino Nicola Sanna all’indomani della decisione del tribunale amministrativo –. Nei prossimi giorni emanerò un’altra ordinanza per definire la distanza tra le sale o apparecchi da gioco e i luoghi sensibili, come le scuole». Si tratta di u n ulteriore passo nel percorso contro la ludopatia, iniziato all’indomani dell’insediamento a Palazzo Ducale.
L’ordinanza che limita gli orari per le slot machine, il bando per l’erogazione di contributi ai commercianti che rendono slot-free i loro locali, le campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nelle scorse settimane l’adesione a “Azzardopatia – Scommettiamo su di te”, progetto di sensibilizzazione sul gioco d’azzardo patologico che coinvolgerà scuole e istituzioni sarde, sono alcuni delle azioni messe in campo dall’Amministrazione comunale. L’Ente da anni porta avanti un iter che coinvolge non solo numerosi settori dello stesso Comune ma anche realtà pubbliche e private nel territorio, in una lotta serrata contro la ludopatia e l’azzardopatia.
Nella sentenza del Tar si legge che «il Sindaco ha fondato la propria decisione sul fatto che la ludopatia è diffusa in ampi strati della popolazione e minaccia valori di indiscussa rilevanza generale come la salute pubblica, l’ordine pubblico, il benessere economico sociale dei cittadini; sulla presenza nel territorio comunale di Sassari di un elevato numero di videoterminali per il gioco d’azzardo (pari a “una slot ogni 105 abitanti”: 4° Comune in Italia) e la corrispondente diffusione della ludopatia, anch’essa “ai primi posti in campo nazionale”; sulla relazione del Servizio dipendenze dell’Ats, che conferma tali dati sul piano statistico. In tale contesto normativo il Collegio ritiene che le censure dedotte da parte ricorrente non meritino accoglimento». E ancora: «La libertà di iniziativa economica trova limite, per espressa previsione di cui all’articolo 41 della Carta costituzionale, nel divieto di arrecare pregiudizio all’utilità sociale ovvero alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umane (…); di qui numerose disposizioni normative che sottopongono le attività economiche a restrizioni volte a tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini » .
Per l’Agenzia delle dogane, nel 2016 solo a Sassari sono stati spesi 346milioni e 733 mila euro col gioco d’azzardo legalizzato, 33milioni e 583mila euro dei quali sono finiti nelle slot e la fetta più consistente su internet: 214milioni di euro. La Polizia municipale soltanto nel 2018 ha già emesso 35 verbali per violazione dell’ordinanza sindacale, di cui 28 per mancato rispetto degli orari e 7 per la mancata esposizione dei cartelli obbligatori. «L’attività della nostra Amministrazione in tema di contrasto al gioco d’azzardo patologico si inserisce in un contesto generale molto preoccupante – continua il sindaco Sanna -. Per questo riteniamo che le nostre azioni debbano essere molteplici: se da una parte è necessario lavorare sulla repressione, dall’altra è ancora più importante puntare sulla prevenzione e sensibilizzazione, anche tra le giovani generazioni. Fondamentale è poi che a livello nazionale e regionale si crei un sistema normativo in materia».
Già nel febbraio 2015 è stato approvato il regolamento comunale per incentivare, attraverso l’erogazione di contributi, i commercianti che decidono di non detenere slot machine e che aderiscono al programma di contrasto messo in campo dal Settore Servizi sociali in coordinamento con il Servizio dipendenze della Ats di Sassari. Nel 2016, con delibera di Giunta, è stato adottato il Programma triennale di contrasto alla ludopatia, che punta a coinvolgere tutte le categorie, famiglie, esercenti, associazioni contro il gioco d’azzardo patologico. Nel 2017 il sindaco Nicola Sanna ha emesso l’ordinanza, integrata nello stesso anno per ampliarne l’azione, che contiene misure preventive quali la riduzione, a sole otto ore giornaliere, del funzionamento delle slot machine.