Concerto al carcere di Bancali
Un concerto, tra musica sacra e folk sassarese, dove i detenuti che seguono da un anno il laboratorio musicale hanno potuto esprimere il proprio talento davanti a un centinaio di spettatori. Nei giorni scorsi, la performance al teatro della Casa circondariale di Bancali ha segnato il debutto degli allievi più esperti del progetto che coinvolge più di venti persone tra uomini e donne e le richieste di partecipazione sono in continuo aumento. Si tratta di un percorso educativo e didattico, capace di mettere in luce talenti nascosti da valorizzare, anche in una prospettiva di reinserimento nella società, e allo stesso tempo crea momenti di socializzazione.
L’evento, promosso dalla direttrice Patrizia Incollu, curato dall’educatrice Rosanna Roggio e dal garante dei diritti delle persone private della libertà personale Mario Dossoni, e coordinato dai docenti di musica della sezione femminile, Alessandra Lutzu, e della sezione maschile, Antonio Deiara, ha potuto contare sulla partecipazione straordinaria della cantante Maria Giovanna Cherchi e del musicista Federico Fresi. Gli allievi, due chitarre, cinque voci e un organetto sardo, hanno spaziato dal “Deus ti salvet, Maria”, nella versione di Fabrizio De Andrè, a brani proposti dalla stessa Maria Giovanna Cherchi, dal “Procurad’e moderare” fino alle canzoni della tradizione sassarese. Don Gaetano Galia, cappellano di Bancali, è stato il presentatore dell’esibizione, mentre il service audio-luci era coordinato da Jo Erre.
Il concerto è soltanto il primo di una serie di eventi che saranno programmati nei prossimi mesi e che vedranno protagonisti le allieve e gli allievi dei laboratori musicali, che possono contare anche sull’aiuto dell’associazione “Aut Aut” che ha donato gli strumenti per il progetto. L’obiettivo è stabilizzare i corsi già iniziati e crearne di nuovi, nel quadro del Protocollo d’Intesa tra i Ministeri della Giustizia e dell’Istruzione, anche tenuto conto del grande numero di richieste e adesioni.