Intorno alle 16, la nave “Diciotti” della Guardia costiera è approdata al Molo Ichnusa del porto di Cagliari: a bordo 854 profughi, soccorsi al largo delle coste libiche nei giorni scorsi e i cadaveri di sei giovani donne. Tra i profughi anche tre donne incinta.
In queste ore il presidente della Regione Francesco Pigliaru, ha ribadito l’impegno della Regione Sardegna per una effettiva e doverosa politica dell’accoglienza “a fronte di un’emergenza che ha assunto dimensioni eccezionali”. “Siamo comunque determinati – ha sottolineato Pigliaru – a pretendere il rispetto delle quote assegnate pertanto non tutti i migranti che sbarcheranno questo pomeriggio al Molo Ichnusa del Porto di Cagliari potranno fermarsi in Sardegna”.
E domani, come dichiarato anche dalla Prefettura, 300 di loro partiranno con due traghetti da Olbia e Porto Torres per Civitavecchia e Genova. Secondo il Piano sull’accoglienza dei migranti infatti la Sardegna è impegnata per accogliere il 2,96 per cento della quota nazionale.
“Continuiamo a vigilare – ha aggiunto – perché il Governo nazionale applichi l’Intesa sottoscritta in Conferenza Unifica nel luglio del 2014”.
Intanto, la Regione ha ottenuto dal Ministero dell’Interno il finanziamento che consentirà di dotarsi di una struttura mobile e non permanente, da posizionare al Porto di Cagliari ma che all’occorrenza potrà essere dislocata in altri punti di sbarco in modo da agevolare gli operatori che effettuano i primi soccorsi e rendere più efficiente anche il sistema di prima accoglienza.
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