Sposarsi con rito civile a Sassari sarà ancora più facile e lo si potrà fare anche in altre strutture pubbliche, oltre che in quella storica di Palazzo Ducale. Lo consente il nuovo regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili approvato nei giorni scorsi dal consiglio comunale di Sassari. A illustrare la proposta di deliberazione del consiglio è stata l’assessora alle Politiche per l’innovazione e Punto città Amalia Cherchi. «Si tratta di un regolamento nuovo – ha detto la rappresentante della giunta di Nicola Sanna – perché, sino a oggi, non esisteva niente di simile ma semplicemente una disposizione che indicava il luogo, il giorno e l’orario in cui si poteva celebrare il matrimonio. Una vera e propria novità che viene incontro alle esigenze che molti giovani desiderosi di sposarsi presentano agli uffici del Comune». Sono sempre più numerose infatti, ha fatto sapere l’assessora, le richieste di celebrare matrimoni civili in orari e luoghi differenti da quelli dove, ancora oggi, la sala “Rina Sanna” di Palazzo Ducale, si svolgono le cerimonie di nozze.Il nuovo regolamento è composto da undici articoli nei quali vengono disciplinati i luoghi di celebrazione, i giorni e gli orari, l’organizzazione del servizio, i costi, la destinazione dei proventi, gli allestimenti, l’impiego di un interprete, il matrimonio su delega di altro Comune quindi la delega per la celebrazione di matrimonio a cittadino italiano.Sino a oggi era prevista la celebrazione del matrimonio soltanto nella giornata di sabato, dalle ore 10 alle ore 12, e in via eccezionale durante la settimana. Adesso, invece, sarà possibile convolare a nozze dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 12.30, il martedì e il giovedì anche dalle 16 alle 17. Sarà possibile celebrare il matrimonio anche fuori dall’orario di servizio il sabato pomeriggio, dalle 16 alle 17 in autunno e in inverno, e dalle 17 alle ore 19 in primavera e in estate. A disposizione, oltre alla storica sala “Rina Sanna”, al primo piano di Palazzo Ducale, ci saranno anche altri luoghi che saranno individuati con deliberazione della giunta comunale. «Stiamo valutando i siti – ha aggiunto l’assessora Amalia Cherchi – alcuni dentro la città e alcuni fuori dalla cinta muraria. Al momento sono pervenute numerosissime richieste per il parco di Monserrato, quindi per il Teatro Civico e per il giardino dell’Archivio storico comunale. Per quelli fuori città sono al vaglio Porto Ferro e l’Argentiera». L’amministrazione comunale, inoltre, sta valutando una adeguata forma di garanzia degli spazi che si metteranno a disposizione. Ragion per cui il regolamento prevede che chi si sposerà sarà considerato direttamente responsabile di eventuali danni arrecati alla sede di celebrazione durante lo svolgimento della cerimonia. E se al momento resta la gratuità per la sala “Rina Sanna”, per gli altri siti si stanno prevedendo delle tariffe, differenti per luoghi e giorni, per coprire i costi di personale, sorveglianza, pulizia e riscaldamento. Le entrate derivanti dalle tariffe saranno destinate al finanziamento delle spese connesse allo svolgimento della cerimonia e per incrementare le risorse del fondo per lo sviluppo delle risorse umane del comparto, per incentivare il personale direttamente impegnato nella celebrazione dei matrimoni.